Descrizione

Rimini, 20/06/1878 – Verona 03/07/1957

Riminese di nascita, all’età di circa 10 anni si trasferisce a Verona con la famiglia, per ragioni lavorative del padre. Dimostra fin da piccolo una buona predisposizione per le materie artistiche e si iscrive all’Accademia Cignaroli, dove frequenta il corso di scultura tenuto da Romeo Cristani, ottenendo i primi riconoscimenti. A cominciare dai primi anni del ‘900 partecipa a varie esposizioni e biennali di belle arti, ottenendo buoni responsi critici. Una prima committenza pubblica è segnalata nell’edificazione di una lapide ad Oliosi di Castelnuovo del Garda, commemorante una battaglia risorgimentale. Prosegue l’attività con numerosi, importanti lavori al cimitero monumentale di Verona. Nel 1913 viene incaricato di edificare un monumento a Peschiera del Garda, dedicato ai Martiri dell’Indipendenza, che verrà poi edificato nel 1919, estendendo l’intitolazione ai Caduti della recentissima Grande Guerra (a cui partecipa come militare), e diventando quindi di fatto il primo grande monumento ai Caduti eretto nel territorio veronese. Terminato il conflitto, prosegue nell’edificazione di altri monumenti ai caduti a Verona e provincia, oltre a continuare l’attività nell’arte funeraria. Nel 1921 entra a far parte della presidenza della Società di belle arti veronese come consigliere. Il primo incarico come insegnante è presso la Scuola d’arte applicata all’industria (un suo allievo è il futuro scultore Renato Di Bosso), poi presso l’Accademia Cignaroli, della quale diventerà anche socio. Partecipa a concorsi ed esposizioni anche nazionali, esegue ritratti e nuovi lavori di arte funeraria. Per incarico della Cassa di Risparmio di Verona, esegue, presso la sua sede centrale, una grande targa dedicata ai dipendenti caduti in guerra ed un’altra, con la quercia simbolo dell’istituto bancario, per ricordarne il centenario della fondazione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale esegue il ritratto di Odorico Viana collocato nella maternità dell’ospedale di Borgo Trento e quello di Giacomo Matteotti in piazza Indipendenza a Verona. Conclude la sua vita il 3 luglio 1967. Viene sepolto presso il cimitero Monumentale di Verona, e la lapide ha un suo autoritratto in bassorilievo.