Descrizione
Verona, 07/07/1921 – 23/11/1990
Dopo un’infanzia infelice e un’adolescenza difficile, ma precocemente aperta all’arte, diviene a soli 13 anni allievo e assistente di Franco Egidio Girelli, Direttore dell’Accademia Cignaroli di Verona.
Nel 1938, a soli 17 anni, vince il I° Premio agli Agonali Nazionali d’Arte di Roma e dopo il diploma in scultura, conseguito nel 1939, viene spedito in Russia dove rimane fino alla primavera del ’43 ritornando in Italia, a piedi, da solo.
Nella sua formazione ebbe contatto assiduo con Arturo Martini, Luciano Minguzzi ed in particolare Marcello Mascherini, il quale a partire dal 1949, lo chiamerà a Trieste a lavorare con lui alla realizzazione di vari progetti, tra gli altri le decorazioni del Transatlantico “Conte Biancamano”; collaborazione che si protrarrà fino al 1983 divenendone intima amicizia.
Nel 1947, su invito dello scultore veronese Nereo Costantini e della Sovraintendenza delle Belle Arti, rileva 29 calchi in sei mesi, dalle formelle della porta bronzea di San Zeno a Verona.
Nel 1962 incontra Picasso e si scambiano alcune opere. Nel 1966, su invito, espone tre grandi sculture alla XXXIII Biennale Internazionale di Venezia. Nello stesso anno incontra Lucio Fontana, il quale vedendo le opere di Bogoni esclama: “ Io ho inventato lo spazialismo, ma tu sei il vero interprete”. Nel 1967 è chiamato a partecipare alla mostra “L’uomo e lo spazio” tenutasi a Trieste. Nel 1968 su invito della stampa Americana viene ospitato da Ruggero Orlando a New York per una Personale; lascerà sul suolo Statunitense circa 70 opere.
Bogoni nel 1971 insegna scultura all’International Sommerakademie Fur Bildende Kunst di Salisburgo (Austria) e tiene corsi in Belgio, presso le Accademie di Liegi, Bruxelles, Anversa, Verviers e Hasselt.
Nel 1978 partecipa alla “Mostra di Scultura Internazionale a Cà Zenobia di Sommacampagna” con due grandi Donne (parteciperà alle edizioni del 1984 e del 1989).
Nel 1982, per il Cinquantenario della Glaxo in Italia, viene invitato a realizzare la grande scultura Macro-Microcosmo.
Nel 1985 è invitato e premiato con Menzione Speciale alla Manifestazione d’Arte “Disegno e Grafica Contemporanea Italiana” a Tokyo.
Nel 2000 viene battuta alla Sotheby’s di Londra una sua opera “Cavallino” del 1955 entrando a far parte della più importante collezione privata italiana.
Partecipa ad oltre duecento mostre tra collettive e personali, conseguendo numerosissimi premi tra cui:
1961 – I° Premio alla 55ma Biennale Nazionale d’Arte di Verona, 1973 – I° Premio al 9° Concorso Internazionale del Bronzetto di Padova, 1977 – Coppa della Critica Francese-Unesco-Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea Primavera – Parigi, 1979 – Coppa Presidente Commissione Mostra d’Arte Sacra – Krakow , 1980 – Coppa Presidente Commissione Mostra d’Arte Sacra – Malta, 1989 – I° Premio Internazionale ad Honorem “Giorgio Vasari” Istituto d’Arte Contemporanea di Milano.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in diversi Paesi europei, in Canada, Messico, Giappone e Stati Uniti d’America.
Per approfondire la sua figura e la sua opera, c’è il sito a lui dedicato: http://www.ginobogoni.com
- Ritratto della vecchia Sofia 1946 – bronzo focato, h 35 cm
- Denia 1947 – bronzo focato, h 33 cm
- Gallina 1950 – bronzo, h 50 cm
- Gallo 1952 – bronzo, h 40 cm
- Gallina 1952 – bronzo, h 41 cm
- Guerriero 1952 – bronzo, h 100 cm
- Heliantus 1952 – bronzo, diam. 45 cm
- Cavallo 1955 – bronzo focato, h 56 cm
- Cavallino 1955 – bronzo focato, h 30 cm
- Monumento ai Caduti di S. Michele Extra 1955 – Verona
- Mediterranea 1956 – bronzo, h 50 cm
- Attilio Battistoni post 1957 – Tiro a Segno Nazionale, Verona
- Bovini 1959 – bronzo, h cm 23 cm
- Monumento funebre Sampò 1960 Bussolengo (Vr), cimitero
- Bove 1961 – bronzo focato, h 40 cm
- Monumento ai Caduti di S. Lucia 1962 – Verona
- Forma viva 1962/’65 – bronzo, h 70 cm
- Resurrezione 1964 circa – Verona, ingresso Cimitero Monumentale
- Ombre 1965 – bronzo patinato nero, 115×210 cm
- Le grandi ruote 1965 – bronzo, 110×100 cm
- Planimetria come sogno 1966 – cera, 260×210 cm
- Quadrato vitale 1966 – bronzo, 160×160 cm
- Planimetria vitale 1966 – bronzo, 100×200 cm
- Planimetria vitale (dettaglio) 1966 – bronzo, 100×200 cm
- Le piccole ruote 1966 – argento, diam. 7 cm
- Emozioni vitali 1966 oro, diam. 6 cm
- Sviluppo tridimensionale (col figlio Franco) 1966 – bronzo, h 155 cm
- Rettangolo vitale 1967 – bronzo, h 28 cm
- Piccolo sogno 1967 – argento, 35 cm
- Fluenza 1967 – bronzo, h 44 cm
- Frutto Oggetto Scultura 1967 – bronzo patinato nero, diam. 80 cm
- Vacchetta con vitellino 1970 – bronzo focato, h 20 cm
- Seme cosmico 1971 – bronzo patinato nero, diam. 28 cm
- Ultima cena 1972 – bagno d’oro, diam. 15 cm
- Mandria 1973 – bronzo patinato nero, h 20 cm
- Lotus 1973 – bronzo, diam. 50 cm
- Lotus 1973 – bronzo, diam. 16 cm
- Guado 1973/’74 – bronzo, h 90×60 cm
- Figura di donna sdraiata 1976 – bronzo focato, h 12 cm
- Gruppo di figure di donna – bronzo e gesso, h 35/45 cm
- Figure di donna 1976/’78 – bronzo, h 170/200 cm
- Figura di donna seduta 1977/’78 – bronzo focato, h 38 cm
- Metamorfosi 1980 – bronzo, h 40 cm
- Mutazioni 1985 – bronzo, h 120 cm
- Frutto Oggetto Scultura 1990 – Verona, piazza S. Niccolò
- Allegoria fluviale – Verona, palazzo di corso Milano
- Arichitrave ist. Cangrande – Verona
- Altare chiesa S. Maria Assunta – Verona
- Studio di via Sciesa, Verona