Descrizione
Bovolone (VR), 01/08/1882 – Mestre (VE) 21/11/1960
Nasce a Bovolone (VR) il primo agosto 1882. Di condizioni economiche modeste (dopo le elementari deve occuparsi della bottega paterna di fabbro), vista la sua predisposizione per il disegno e le materie artistiche, gli viene assegnata una borsa di studio dall’amministrazione comunale bovolonese che gli consente di frequentare l’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona, città dove per la prima volta espone un ritratto alla biennale cittadina, nel 1902. In un’esposizione ad una successiva biennale veronese ottiene con le opere esposte il favore della critica e della stampa locale.
Prosegue la sua attività con lavori per alcune tombe al cimitero monumentale di Verona e diversi ritratti dove dimostra un modellato vigoroso, ma di grande pulizia formale, con una buona capacità di introspezione psicologica nella ritrattistica, come dimostrato nel busto del poeta Berto Barbarani, situato nel cimitero cittadino.
Nel 1920 sposa l’insegnante di disegno Silvia Nonis e si trasferisce a Venezia, poi definitivamente a Mestre. In quel periodo, con la grande richiesta in ogni Comune e frazione di erigere un monumento ai Caduti, ne esegue due, nella natia Bovolone nel 1922 e a Roverchiaretta, frazione di Roverchiara (VR) nel 1924. L’edificazione del monumento di Bovolone comporta anche una polemica con l’altro autorevole scultore natio del paese, Egisto Zago ed i suoi sostenitori, che accusano il comitato esecutivo locale per la costruzione del monumento di non aver bandito un concorso pubblico, preferendo l’assegnazione diretta a Francesco Modena. Firma altri monumenti e targhe ai Caduti a Lecco (città dove avrà sempre numerose committenze), nel bergamasco e a fine carriera a Gazzerra di Mestre.
Espone per trent’anni alla Biennale di Venezia, e nella città lagunare, dove frequenta l’Osteria del Calice, noto ritrovo degli artisti cittadini, lavora su monumenti funebri, ritratti, lavori d’arte sacra e molto altro, con un buon riscontro da parte della critica.
In vecchiaia, diventato quasi completamente sordo e lontano dalla scena artistica, conclude la sua vita a Mestre il 22 novembre 1960.
catalogo Francesco Modena (PDF)
Le pubblicazioni su Francesco Modena ci sono state cortesemente fornite dal Centro Studi Ricerche di Bovolone