Descrizione

Verona 7/05/1875 – 8/03/1950

Scultore e marmista, è titolare di una bottega di “lavori artistici in marmo” in vicolo S. Silvestro, nel centro storico di Verona.   La sua attività, che si svolge fra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900, in parziale concomitanza con quella del cugino Vittorio Bragantini, vede committenze di monumenti funebri, presenti al Cimitero Monumentale e al Cimitero Ebraico di Verona e altri in provincia,  nonché lavori per alcune chiese (anche in provincia di Venezia) tra cui l’importante commissione di nove statue di Apostoli per il Duomo di Legnago.  Nella stagione dell’esplosione della monumentalistica ai Caduti, crea il monumento ad obelisco di Campofontana di Selva di Progno e la targa collocata nella scuola Romagnoli a S. Massimo. In virtù della sua attività di marmista, nel 1930, in occasione della ristrutturazione del Palazzo Scaligero, sede della Provincia, gli vengono commissionate delle nuove colonne e la riparazione di quelle già esistenti. Altri lavori li farà presso la Casa Madre delle Piccole Suore della Sacra Famiglia a Castelletto di Brenzone, fra cui il sarcofago per il mausoleo del monsignor Giuseppe Nascimbeni.

Conclude la sua vita a Verona nel 1950.