Descrizione

Bovolone 10/02/1879 Utinga (Sao Paulo) 20/01/1952

Nasce a Bovolone (VR) il 10 febbraio 1879 da Giuseppe Zago, impresario edile, e Ancilla Tavella. Il fratello maggiore, Tullio (padre del futuro scultore Egisto Zago) è marmista, e ben presto, presso la sua bottega, Armando mostra le doti artistiche che porteranno la famiglia a farlo iscrivere all’Accademia Cignaroli di Verona nel 1894, a soli quindici anni. Un paio di anni dopo si iscrive all’Accademia di Brera a Milano ed esegue la statua dello zio Vincenzo Zago, tuttora al cimitero di Bovolone.

Dopo qualche tempo si trasferisce a Milano con la modella Maria Antonietta Zara, che sposerà nel 1912 e da cui avrà tre figli . Lavora nel capoluogo lombardo così come a Rovigo e provincia (terra d’origine della moglie), sue opere verranno commissionate nella provincia di Verona, a Torino, a Ferrara, in Liguria, soprattutto nei cimiteri, ma anche per ritratti e monumenti pubblici.

Nel 1913, pare per partecipare a un concorso per un monumento a Giuseppe Verdi, si trasferisce in Brasile, nella città di S. Paolo. Al concorso arriverà secondo, ma ne ricaverà una notorietà sufficiente per superare le difficoltà iniziali dell’espatrio e comincerà una prolifica attività dedita principalmente all’arte funeraria e a qualche rara committenza pubblica, oltre che ad una produzione di bronzetti raffiguranti animali. Nel 1926 circa è nuovamente in Italia per qualche tempo, due sue opere sono segnalate nel catalogo della XXXX mostra nazionale d’arte organizzata dalla Società di Belle Arti di Verona nell’aprile-maggio del 1927 (dove esporrà un lavoro anche il nipote Egisto). Riparte definitivamente per il Brasile nel 1929. Nel 1934 apre un laboratorio a S. Paolo, in Rua Conego Eugenio Leite n° 174, nel periodo in cui a poca distanza ne apre uno anche lo scultore veronese Eugenio Prati (arrivato in Brasile nel 1926), col quale stringerà amicizia.  Dal suo laboratorio – galleria d’arte escono molte altre opere, quasi sempre d’arte funeraria, alla cui progettazione lavora complessivamente, disegnando oltre alle statue anche gli elementi architettonici e decorativi di tombe e mausolei.

La sua attività continuerà, fra alti e bassi economici, fino alla morte, avvenuta a Utinga (Brasile) il 20 gennaio 1952.

 

 

 

copertina01Armando Zago – Lo scultore del dolore (PDF)