Una fioritura di monumenti, quasi trecento, esplode nel Veronese a partire dal 1919: i comitati per la commemorazione dei Caduti della Grande Guerra si attivano in tutta la provincia riuscendo a erigere un monumento, un obelisco o una targa sulle piazze di ogni luogo, anche il più sperduto, del territorio. È un fenomeno, l’ultimo legato a un concetto commemorativo di matrice ottocentesca – resistito all’ondata delle avanguardie storiche, spesso strumentalizzato a fini propagandistici, tanto più nell’affermarsi del regime fascista – in cui confluiscono arte e storia, la cui conoscenza contribuisce alla comprensione e all’approfondimento del nostro percorso culturale e sociale.
Alla “Scultura a Verona nell’epoca della Grande Guerra” è stato dedicato il ciclo di conferenze pensato dall’Associazione Culturale Mario Salazzari iniziato alla Gran Guardia il 26 maggio 2015, nell’ambito delle manifestazioni per la celebrazione del centenario della prima guerra mondiale.
Tredici gli argomenti e gli autori su cui diversi storici dell’arte e architetti hanno tenuto le loro relazioni:
Il primo censimento nel veronese: presentazione del libro di Giorgio Trevisan Memorie della Grande Guerra. I monumenti ai Caduti di Verona e provincia, Cierre 2004, a cura di Camilla Bertoni e Luigi Meneghelli
Mario Salazzari tra monumentalismo e ricerca, a cura di Camilla Bertoni e Silvia Borgo.
Il monumento nazionale ai Caduti di Peschiera e l’opera di Ruggero Dondè, a cura di Cristina Beltrami.
Gli Spazzi, una famiglia di scultori dalla val d’Intelvi all’Europa a Verona, a cura di Camilla Bertoni.
La scultura nell’epoca della Grande Guerra, storie a confronto in Veneto e in Italia, a cura di Valerio Terraroli.
Il ponte della Vittoria, storia di un monumento e delle sue statue equestri, a cura di Libero Cecchini.
L’ossario del Cimitero Monumentale di Verona, a cura di Maddalena Basso.
Il progetto Grande Guerra del Ministero Beni Culturali. La catalogazione dei monumenti celebrativi ai caduti della grande guerra nella provincia di Verona, a cura della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Verona, Vicenza e Rovigo, Chiara Rigoni e Luca Fabbri.
La cappella dei Caduti di San Luca e la scultura di Tullio Montini, a cura di Anna Chiara Tommasi e Camilla Bertoni.
Alberto Colognato, una voce solitaria, a cura di Luigi Meneghelli e Camilla Bertoni.
La Casa del Mutilato, Francesco e Ruperto Banterle, a cura di Lorenza Roverato e Camilla Bertoni.
Boccioni a Verona e l’opera di Renato Di Bosso, a cura di Milena Cordioli.
Eugenio Prati e la collaborazione con Egisto Zago, a cura di Camilla Bertoni.
Sono stati pubblicati gli atti del ciclo di incontri, con alcune importanti integrazioni, in un volume dal titolo “Eroi e antieroi – La scultura a Verona nell’epoca della Grande Guerra”, leggibile e scaricabile da questo sito, nella sezione “Pubblicazioni